IL CAMMINO DEL FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA
In 1995 in the conference room of the Hotel Bellavista in Bosco Chiesanuova, Piero Piazzola, president of the Curatorium Cimbricum Veronense, presents the “Premio Lessinia - Amateur Video Film Festival,” which he created with the director Mario Pigozzi. The Festival is inserted into the program of “Cimbri in Celebration” and the sixth “Meeting with the Cimbri of Triveneto” and has as its symbol the newly-born Regional Natural Park of Lessinia. The young Massimo Maimeri wins the first edition of what will become the Film Festival of Lessinia with the film Eppur son stelle nella cenere.
2/1996
A presiedere la giuria internazionale della seconda edizione del Festival, che si tiene ad Erbezzo, è chiamato il regista Gideon Bachmann. Il Festival, presentato come “Concorso e rassegna di film e video dedicati ai parchi e alle oasi naturali. Concorso Video Lessinia”, è affidato alla direzione artistica di Ugo Brusaporco. Vince il primo premio Carlo Malacchini con il film Una macchina ad acqua. Nella programmazione c’è anche il film Sera i oci, te conto na storia… di Alessandro Anderloni, che diventerà l’anno successivo direttore artistico del Festival.
3/1997
Impegnato nell’organizzazione fin dalla prima edizione, dal 1997 Alessandro Anderloni viene incaricato ufficialmente dal Curatorium Cimbricum Veronense di dirigere il Festival che trasloca a Cerro Veronese e torna al nome della prima edizione: “Premio Lessinia”. Inizia la sua collaborazione con il Festival Giancarlo Corradi che ne sarà presidente fino al 2020. In omaggio al paese che lo ospiterà per dieci anni, il Festival dal 1997 assegna come premi principali il Cerro d’Oro e il Cerro d’Argento. Il Cerro d’Oro del 1997, dedicato alle “etnie in Italia”, viene vinto da Claudio Redolfi con il film Caserando.
4/1998
Nel 1998 il Festival annuncia il tema che lo accompagnerà fino ad oggi, “vita, storia e tradizioni in montagna”, e sceglie di escludere i film dedicati allo sport e all’alpinismo. Sono venti i film presentati nella quarta edizione. Per la prima volta il Festival ospita film di provenienza internazionale, sottoposti a una giuria che resterà sostanzialmente fissa fino al 2007, con qualche ingresso di nuovi giurati di anno in anno. Ne fanno parte alcuni tra i primissimi sostenitori del Festival: Giovanni Padovani, Giuseppe Brugnoli, Averardo Amadio e Guariente Guarienti. Si aggiudica il Cerro d’Oro Fredo Valla con il film Ripòsino in pace.
5/1999
Nella quinta edizione a Cerro Veronese, entrano a far parte della giuria del Festival anche Pietro Barzisa, fondatore e anima del Circolo del Cinema di Verona, e Piero Zanotto, tra i più grandi esperti di cinema di montagna e già direttore del Film Festival Città di Trento. Il Cerro d’Oro è assegnato a Enrico Costanzo per il film Le stagioni di cervo e capriolo. Premi anche a Josef Schwellensattl per il film Im Buchenstein, a Rudy Kaneider per Il mistero cimbro e a due film che raccontano la Lessinia: Fregole di Nerina Poggese e Le Sfingi di Camposilvano di Tiziano Zatachetto.
6/2000
Nel 2000 la giuria del Festival, di cui entra a far parte anche il co-fondatore Mario Pigozzi, premia uno dei film destinati a diventare un’icona nella storia della manifestazione: L’è uscìa di Urs Frey e Mike Wildbolz. Con ventiquattro opere in concorso, il Festival ha ormai affermato il suo carattere internazionale e si pone, in particolare, come riferimento dei film dedicati alle minoranze etnico-linguistiche delle Alpi. Il Premio della Comunità Montana della Lessinia va a Giorgio Pirana per il film Il pane di ogni giorno mentre quello del Curatorium Cimbricum Veronense a Carlo Rossi per Mouren la reina.
7/2001
Dal 2001 il Film Festival Premio Lessinia si consolida come manifestazione esclusivamente dedicata alla vita in montagna. Le giornate di proiezione diventano cinque e vince il Cerro d’Oro uno dei registi che diventerà tra i più grandi amici ed estimatori del Festival, Sandro Gastinelli con il film Arriverà il sole. Ricevono premi anche Giorgio Pirana e Lino Mazzurana, registi che segneranno la storia del Festival con le loro opere dedicate alla Lessinia e presentate in molte edizioni successive. C’è un premio anche per un giovane regista, Emanuele Miliani.
8/2002
Nella sua ottava edizione il Festival inaugura la nuova programmazione, “Il Premio Lessinia a Scuola”, dedicata ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole della Lessinia. Tra i ventisei presentati, è premiato Il guardiano dei segni di Renato Morelli. Nasce il “Premio Parco della Lessinia” per i film dedicati ai parchi in montagna. Scrive il direttore artistico Anderloni: «La vita naturale reclama il diritto di essere tutelata, come le lingue in via estinzione. Non per creare riserve o zoo, ma per salvaguardare ciò che, senza regole, sarebbe nelle mani dell’avventurismo edilizio, della speculazione, delle abitudini di certa caccia o dello sfruttamento a oltranza delle risorse della montagna. Difendiamoli, i parchi! E fortunata la Lessinia ad averne uno!».
9/2003
Alla nona edizione del Festival, il Teatro di Cerro Veronese accoglie un pubblico sempre più numeroso. Gli applausi vanno agli artisti che hanno saputo raccontare esperienze autentiche di vita in montagna: Alberto Cogo e Guido Ostanel con Recinti, vincitori del Premio Lessinia-Cerro d'Oro; Daniele Cini, che conquista l'argento con Sorprese d'inverno; Fausto Caliari, premiato dalla Comunità Montana della Lessinia per Una strana storia sguerza e Sandro Gastinelli, premiato dal Curatorium Cimbricum Veronense per Marlevar.
10/2004
Nel 2004 il Film Festival Premio Lessinia compie dieci anni e li onora con due retrospettive omaggio, una a Cerro Veronese e una alla Lessinia, con una tavola rotonda e con due illustri ospiti: Mario Brenta, che nel Teatro di Cerro Veronese presenta il film Barnabo delle montagne, e Marcello Baldi, regista del film Italia K2 e protagonista del documentario Non solo K2… le pupille di Marcello di Renato Morelli. Urs Frey torna ad aggiudicarsi il Cerro d’Oro con il film Chaus e muntognas.
11/2005
Dall’edizione 2005 il Festival amplia la sua ricerca, con metà dei ventiquattro film presentati che sono di provenienza internazionale. Viene omaggiato Ermanno Olmi con la proiezione di Il tempo si è fermato, mentre il regista Fulvio Mariani giunge per la prima volta in Lessinia con lo speleologo Andrea Gobetti per presentare il film L’ombra del tempo. Il Cerro d'Oro va agli austriaci Richard Ladkani e Kief Davidson per The Devil’s Miner, quello del Curatorium Cimbricum Veronense a Sandro Gastinelli per A l’avirùn ed l’àibu.
12/2006
Nel 2006 nascono la rassegna “Il Film Festival a tavola”, con cui il Festival ospita le realtà enogastronomiche della Lessinia, e gli “Aperitivi con l'Autore”, dove vanno in scena spettacoli di narrazione e concerti, oltre ai film e alle proiezioni del “Premio Lessinia a Scuola” con i cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole della Lessinia. Ospite d’onore è il regista francese Henri Agresti, protagonista della serata Dal Sahara all’Afghanistan. Il Cerro d’Oro va all’irlandese John Murray con Bezad’s Last Journey.
13/2007
Se l’edizione del 2006 ha segnato l’apice del cammino decennale del Festival a Cerro Veronese, la manifestazione ha ormai raggiunto una dimensione tale da rendere necessari spazi più capienti e attrezzati. Nel 2007 viene inaugurato il Teatro Vittoria a Bosco Chiesanuova ed è lì che il Festival torna, nel paese che l’ha visto nascere, con il nome definitivo “Film Festival della Lessinia”e il nuovo logo disegnato da Giannantonio De Maldè: la fada. Lessinia d’Oro al film Un noël au Tibet di Jean-Baptiste Warluzel, Falk Van Gaver e Constantin De Slizewicz e Argento a Das Kalb in der Kuh und das Korn in der Kist di Josef Schwellensattl, il film che avrà negli anni successivi il più alto numero di proiezioni tra tutti quelli della storia del Festival.
14/2008
L’edizione 2008 si apre con lo straordinario concerto della Caucasian Chamber Orchestra che giunge in Lessinia da Tblisi e a cui è dedicato il film che vincerà la Lessinia d’Oro, Grozny Dreaming degli svizzeri Fulvio Mariani e Mario Casella. Dalla Svizzera arriva anche l’ospite d’onore Fredi Murer che presenta il film Höhenfeuer, uno dei capolavori in assoluto del cinema di montagna. Si arricchisce la “Piazza del Festival” con spazi dedicati all’enogastronomia con la Trattoria e l’Osteria del Festival.
15/2009
La quindicesima edizione 2009 omaggia il personaggio di Heidi con la mostra fotografica Heidi. Un mito della montagna realizzata con il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino. Con la retrospettiva dedicata alla Bayerischer Rundfunk (la Televisione Bavarese) il Festival inaugura un’esplorazione, che proseguirà negli anni successivi, nelle programmazioni dedicate alla vita in montagna delle televisioni europee. Lessinia d’Oro va al film Carmen Meets Borat di Mercedes Stalenhoef e l’Argento a Himalaya, la terre des femmes di Marianne Chaud, amatissima regista francese. Ospite d’onore del Festival è il regista Mario Piavoli.
16/2010
Nel 2010 nasce l’ente Film Festival della Lessinia, di cui Giancarlo Corradi ricoprirà la carica di presidente fino al 2020. La giuria internazionale sceglie per la Lessinia d’Oro un cortometraggio, Felicità di Salomé Aleksi, ma il Festival è conquistato dal giovane monaco tibetano protagonista di Himalaya, le chemin du ciel che vede di nuovo Marianne Chaud premiata con la Lessinia d’Argento. Arriva anche il primo premio assegnato dai bambini che va a Masha e Orso, di cui il Festival presenta l’anteprima italiana. Madrina della cerimonia di chiusura è Gigliola Cinquetti.
17/2011
Nel 2011 nella Casa Circondariale di Verona nasce la Giuria MicroCosmo, composta da persone detenute. Annullato per una impetuosa tempesta che non permette ai musicisti nemmeno di scendere dal pullman, il film Safety Last! di Fred Newmeyer e Sam Taylor, con la musica dal vivo di Michael Lösch e il suo gruppo jazz, avrebbe dovuto aprire la diciassettesima edizione. Durante i nove giorni di programma, il Festival presenta in anteprima nazionale il nuovo documentario di Werner Herzog, Cave of Forgotten Dreams, e ospita l’alpinista Fausto De Stefani che racconta i suoi progetti di solidarietà in Nepal. La Lessinia d’Oro viene assegnata ai francesi Anne ed Erik Lapied per Voyage au bout de l’hiver.
18/2012
Nel 2012 il Festival inaugura il programma “Parole Alte” dedicato all’editoria di montagna, che viene esplorata attraverso i dibattiti con gli autori. La “Libreria della Montagna”, gestita dalla casa editrice fondata da Gianni Bussinelli Editore, diviene il fulcro culturale della Piazza del Festival che si anima di presentazioni editoriali e concerti. La giuria, di cui fa parte anche il regista Edoardo Winspeare, assegna la Lessinia d’Oro alla Norvegia con Vinterlys di Skule Eriksen e l'Argento a Ub lama di Egle Vertelyte.
19/2013
Tra gli ospiti di “Parole Alte” nel 2013 arriva per la prima volta a Bosco Chiesanuova lo scrittore Paolo Rumiz, viaggiatore e indagatore di terre di confine e di guerra, a presentare la sua ultima uscita Morimondo. Vince la Lessinia d’Oro Júlia Murat con il film Histórias que só exsistem quando lembradas e la Lessinia d'Argento va a Der Imker di Mano Khalil. L'ultimo pastore di Marco Bonfanti conquista il premio del pubblico.
20/2014
Con lo slogan “è bello avere vent’anni” il Festival taglia nel 2014 il traguardo dei primi due decenni, presentando 83 film da 34 paesi con 25 anteprime italiane. Per il suo impegno ecologico viene premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il “Green Drop Award”. Trionfa il regista norvegese Frode Fimland che con il film Søsken til evig tid che si aggiudica la Lessinia d’Oro, il Premio del Pubblico e il Premio della Giuria MicroCosmo del Carcere di Verona.
21/2015
Nel 2015 il Festival entra a far parte dei festival italiani sostenuti dal MIBACT. La programmazione assume una fisionomia sempre più internazionale, abbracciando tutti i generi cinematografici con una crescente attenzione ai film di animazione per bambini e ragazzi. Il Festival si è ormai affermato in Italia come concorso cinematografico internazionale dedicato esclusivamente a film sulla vita in montagna, che esclude temi di alpinismo e sport. La giuria internazionale premia con la Lessinia d’Oro un film cinese, Gtsngbo (River) di Sonthar Gyal e con la Lessinia d’Argento Vahram Mkhitaryan per Mleczny brat.
22/2016
L’anteprima mondiale della nuova colonna sonora di Mauro Ottolini sul film Inferno di Francesco Bertolini (1911) e l’evento speciale La catastròfa con Etta Scollo e Paolo di Stefano aprono un’edizione da record, quella del 2016, che ha tra gli ospiti la documentarista francese Marianne Chaud e che fa volare la Lessinia d’Oro in Islanda per il film Sparrowsdi Rúnar Rúnarsson. Nasce il Premio “Log To Green” al film che meglio esprime e promuove i valori dell’eco-sostenibilità, che va in exaequo a Sila and the gatekeepers of the Arctic di Corina Gamma e Arreo di Tato Moreno.
23/2017
Partecipano alla ventitreesima edizione del Film Festival della Lessinia lo scrittore Maurizio Maggiani, la filosofa Adriana Cavarero e l’antropologo Annibale Salsa, ospite del convegno Banditi e fuorilegge in montagna organizzato dal Curatorium Cimbricum Veronense. Vince la Lessinia d’Oro il film Wolf and Sheep di Shahrbanoo Sadat, mentre la Lessinia d’Argento va a The Land of the Enlightened di Peter-Jan de Pue.
24/2018
Con il progetto internazionale “SÅM– Esplorazione Visiva della Lessinia” il Film Festival della Lessinia inaugura nel 2018 le residenze artistiche audiovisive, ospitando sei artisti di provenienza internazionale sotto la curatela di Steve Bisson. La giuria internazionale assegna la Lessinia d’Oro a Sengirė del lituano Mindaugas Survila. Sono membri della giuria della ventiquattresima edizione Stefan König, Montserrat Guiu, Massimiliano De Serio, Elena Alessia Negriolli e Daniel Burlac.
25/2019
Nel 2019 il Festival consacra il quarto di secolo con la concessione dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo per saper «illustrare la diversità delle tradizioni europee e accendere i riflettori sul processo di integrazione europea». Tra i 67 film presentati, la Lessinia d’Oro va a Honeyland di Ljubomir Stefanov e Tamara Kotevska, che entrerà di lì a poco nella cinquina di due premi Oscar. Tra gli ospiti ci sono il regista Franco Piavoli e il meteorologo Luca Mercalli. Il sindaco del Comune di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti assegna il riconoscimento del Derlo d’Oro al Film Festival della Lessinia per i suoi 25 anni di storia.
26/2020
Nel 2020, anno segnato dalla pandemia, il Film Festival della Lessinia va in scena sia dal vivo che, per la prima volta, online. Nasce inoltre la sezione “FFDLgreen”, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del WWF Italia. Trionfa, con il voto del pubblico che sostituisce quello della giuria internazionale sospesa a causa delle restrizioni sui viaggi, il film bhutanese Lunana: a Yak in the Classroom di Pawo Choyning Dorji. Presentato in anteprima italiana a Bosco Chiesanuova, il film
27/2021
Il 2021 segna forse l’anno più difficile nella storia del Festival, da conciliarsi con le misure di sicurezza della pandemia. Il programma riesce a presentare dal vivo a Bosco Chiesanuova e online su MyMovies, la principale piattaforma italiana di film on demand, 66 opere da 36 paesi. Ripristinata la giuria internazionale in presenza, viene premiata la regista Irene Gutiérrez con il film Entre perro y lobo. Pronta anche la novella Giuria MicroCosmo del Carcere di Montorio per scegliere il suo film vincitore, The postcard di Asmae El Moudir.
28/2022
Il 2022 è l’anno della rinascita. La XXVIII edizione registra 31.159 partecipanti: il record assoluto di spettatori. Il Festival torna alla sua dimensione naturale, con la “Piazza del Festival” e i nuovi spazi espositivi nel Centro Socio-culturale. È inaugurato con la proiezione del film Cainà accompagnato dalla musica dal vivo di Mauro Palmas. Arrivano in Lessinia i registi Michelangelo Frammartino e Pupi Avati e, tra gli ospiti, l’astronauta Luca Parmitano. La Lessinia d’Oro è assegnata a Drii Winter di Michael Koch e due Lessinia d’Argento a Tardo Agosto di Federico Cammarata e Filippo Foscarini e a Gavazn dell’iraniano Hadi Babaefar.
29/2023
La XXIX edizione segna il più alto numero di eventi nella storia del Festival: 122. Aperto nella Piazza della Chiesa di Bosco Chiesanuova con “Vertical Movie", il Festival prosegue con un omaggio al “Grand Tour sulle Montagne Italiane” realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna e affidato alla voce narrante di Fabio Testi. Il Festival omaggia la villeggiatura in montagna e dà nuovo impulso alle iniziative rivolte al sociale, con una nuova giuria nella casa di reclusione femminile della Giudecca a Venezia e l’apertura della “Trattoria Sociale”. La Lessinia d’Oro è assegnata al regista marocchino Adnane Baraka per Fragments from Heaven.