GLI INCONTRI AL FFDL
E
nella Piazza del Festival accade di incontrare Franco Piavoli, di ritorno da
Locarno dove ha entusiasmato con il suo nuovo film Festa. A Parigi, il Cinéma du Réel gli ha dedicato a marzo una
retrospettiva completa presso il Centre Pompidou. E lui, il maestro, torna così
volentieri in Lessinia. E gli strappiamo la promessa di portarci il suo nuovo
film nel 2017. L’Osteria del Festival è il luogo privilegiato degli incontri.
Tato Moreno scherza sull’accento degli abitanti di Buenos Aires, lui che è
appena arrivato da Mendoza per presentare il suo Arreo. Torna al Festival Mano Khalil, con il film girato nella sua
terra, quel Kurdistan siriano che scopriamo non conoscere per niente. Così che,
a sera, Die Schwalbe stimola un lungo
dibattito in sala. E tra i tavoli dell’Osteria, a dialogare con gli spettatori,
ci sono Benjamin Colaux arrivato dal Belgio per il suo Reveka, Mélodie Boulissière da Parigi con la splendida animazione Ailleurs, reduce dal Festival di Cannes
nella sezione Cinéfondation dedicata ai lavori provenienti dalle scuole di
cinema. Si intrecciano i racconti, e i film si scoprono legati da un filo
invisibile, quello dell’incontro tra le persone. E anche giurie stanno
discutendo sui tavoli dell’Osteria. C’è aria di premi.