DI ETÀ CHE SI INCONTRANO AL FESTIVAL
Con la proiezione di Þrestir (Passeri), dell’islandese Rúnar Rúnarsson, il Festival trova una linea narrativa che guarda alla montagna come luogo del cambiamento e della crescita. Negli occhi dell’adolescente protagonista del film c’è l’inquietudine e l’oppressione di un paesaggio bellissimo eppure ostile, almeno quanto difficile e conflittuale è il rapporto con il padre. Ovazione in sala, e uno degli incontri più intensi di questa edizione con il regista lui stesso commosso, e generoso nel rispondere alle domande del pubblico. Lo sguardo giovane, e bambino, sulle montagne è ritornato nella programmazione dei cortometraggi, e tornerà nei film lungo la settimana. Altrettanto giovani gli sguardi dei bambini e del loro programma, il FFDL+ che porta vento di futuro al Festival. Nel lungo pomeriggio di animazioni per i più piccoli, protagonisti volpi, topi, giraffe, alberi che camminano, pipistrelli in cerca di compagnia e caprette saltellanti. Immagini per sorridere, piangere di paura, dire di uguaglianza e pace. Bocche spalancate, di piccoli e dei loro genitori, per i pomeriggi più belli del Festival. Poi si vota, con le stelline a decretare il vincitore del “Premio dei Bambini”. E la notte del Festival, con il concerto della band di Davide Veronese, si riempie ora di giovani: è il Festival 0-99, tutte le età si incontrano qui, e cambiano.