01/01/1970

Montagne spaccate

Montagne spaccate

Storie di montagne spaccate al Festival. Spaccate fuori e dentro, nel paesaggio e nelle persone. Il terremoto che ha devastato L’Aquila nel film di Emiliano Dante (Habitat. note personali) e quello che ha travolto il Nepal. «E noi abbiamo già dimenticato», racconta Fausto De Stefani mostrando le immagini terribili delle scosse e dei cadaveri. Montagne spaccatene nelle relazioni. L’incomunicabilità, il disagio, il conflitto segnano la sezione dei cortometraggi. Un’ovazione per Hvalfjörður (Il fiordo della balena) di Guðmundur Arnar Guðmundsson che si candida tra i favoriti. Il teatro impietrito per Chrieg (Guerra) di Simon Jaquemet. Il Festival non fa sconti al suo pubblico. La grandiosa bellezza delle terre alte è indifferente a chi è tormentato dentro. La montagna amplifica il dolore, in montagna si coltivano le tensioni. E la discussione si accende nella Piazza del Festival.

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