Il sogno di Alex
Adriano Zecca / Svizzera / 2005 / 45 min / Colore
Alla Rinconada, la baraccopoli più alta del mondo, sulle Ande peruviane, un’umanità di disperati sopravvive in uno degli angoli più inospitali del pianeta. Il ghiacciaio dell’Ananea, a 5400 metri, è gonfio d’oro. Le donne cercano tra i sassi di scarto qualche frammento d’oro, pagando i padroni della miniera. Metà dei bambini sotto i 5 anni soffre di denutrizione. Non si mangia, si sopravvive solo masticando le foglie di coca. A 40 anni un minatore è considerato già vecchio. Si scava per ore senza precauzioni, senza guanti, senza maschere. Silicosi, tubercolosi, incidenti, intossicati, travolti da un crollo, invalidità per colpe della polvere e dei veleni: si muore. E non c’è nessun risarcimento, nessun contratto e nessun salario: per trenta giorni di lavoro tre ore di ricompensa. La famiglia di Alex non ha nemmeno i soldi per pagare il medico. Alex, a 16 anni, deve lavorare anche per il padre che dopo un crollo è restato ferito e invalido. Con il suo lavoro la sorellina e i fratellini possono andare nella misera scuola della Rinconada. Il sogno di Alex è potere andare a scuola nell’istituto professionale in città e abbandonare per sempre questo Eldorado di ghiaccio. Adriano Zecca, 5 anni dopo il suo primo documentario, torna con la sua telecamera lassù per raccontare la miseria e la speranza.
Adriano Zecca
Credits
Produzione Televisione Svizzera di Lingua Italiana