LANDSHAFT
Daniel Kötter / Armenia, Germania / 2023 / 97 min / Colore
Anteprima Italiana
In una lunga inquadratura su un paesaggio invernale grandioso, brullo e spazzato dal vento, compare una sferragliante Zhiguli bianca, che percorre una diritta strada sterrata tra il lago Sevan e la città armena di Sotk. A bordo c'è il regista Daniel Kötter. Complesso spiegare dove si trova: il Karabakh montuoso è da anni oggetto di una disputa territoriale di lunga data tra Armenia e Azerbaigian. È tagliato in due dal confine, poco più in là, proprio in corrispondenza della contesa miniera d’oro di Sotk, ora solo parzialmente in territorio armeno. La zona, storicamente un oblast’ a maggioranza etnica armena in territorio azero, è ora ufficialmente parte dell’Azerbaigian, ma è tuttora occupata dall’esercito armeno e de facto governata dall’autoproclamata Repubblica del Nagorno-Karabakh. Al suo interno, la gente comune è impaurita, dimenticata, sola. Parla degli azeri, soprannominati “i Turchi”, un tempo pacifici vicini e ora nemici e ladri. Tutto è lontano: lontane le montagne, lontane le voci, lontani i volti. Lontanissima e nebulosa la speranza di pace, impossibile la fuga. Di questo luogo di confine e di conflitto, Kötter decide di mostrarci lo sfondo, quello che rimane, quelli che rimangono.
Daniel Kötter
Daniel Kötter è un regista teatrale e cinematografico tedesco, nato nel 1975. Le sue opere nascono dalla composizione di riprese sperimentali, documentaristiche ed arte performativa. Le sue performance sono esposte in vari festival internazionali, tra i quali la Biennale di Venezia. Rift Finfinnee (2020) completa la trilogia di film sull'urbanizzazione. Nei film precedenti, si concentra sulle periferie di Teheran (Hashti Tehran, 2017) e del Cairo (Desert View, 2018). Landshaft (2023) ha partecipato alla Vision du Réel.
Credits
Sceneggiatura Daniel KötterFotografia Daniel KötterSuono Armen Papyan, Luka BarajevicMontaggio Daniel KötterProduttore Daniel Kötter