30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

Anteprima Italiana

È il 1985 quando Ali Kayacı, nipote di Fatma, muore in un incidente domestico, cadendo nel fuoco mentre si trova nella malga all’alpeggio, a duemila metri. La “sentenza” sembra essere scritta immediatamente: la responsabilità per questa tragedia è della zia, accusata d’aver lasciato solo il ragazzo. La reazione di lei è quella di abbandonare il villaggio e di non voler vedere più nessuno dei suoi parenti e dei vicini di casa. La donna si ritira a vivere in una casa di pietra, sui pascoli d’alta montagna, e inizia a piantare alberi, dando ad ognuno il nome del nipote, Ali, fino a far crescere una rigogliosa foresta, opponendosi a chiunque voglia venire a disboscarla. Nel suo microcosmo di dolore, Fatma sfalcia il fieno, coltiva l’orto, va a far legna per il focolare che annerisce di fumo una misera stanzina dove lei mangia, dorme e lavora, in una solitudine che sembra non avere scampo. Davanti alle telecamere, per la prima volta, Fatma racconta la sua storia dolorosa.

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  Orhan Tekeoğlu

  Laureato presso l'università di Gazi, ha lavorato come giornalista per 25 anni.  Il suo primo documentario Ifakat (2007) è stato premiato alla TRT Documentary Competition nel 2011. Il suo primo lungometraggio, I loved you so much (2013) ha vinto il premio cinematografico per il Miglior Film Straniero in Canada e al Portobello Film Festival. Nel 2020 ha diretto 7 Kybeles.