30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

Le “quattro volte” sono quattro momenti di vita e di morte. C’è il vecchio pastore ammalato che conduce il suo gregge sugli alti pascoli delle montagne calabresi, raccoglie lumache e cura la sua tosse con polvere benedetta, raccolta sul pavimento della chiesa. C’è un capretto che, appena nato, rimane indietro dal gregge e si smarrisce nel bosco, per morire sotto un grande abete. C’è quest’albero imponente che viene abbattuto, poi trascinato e issato sulla piazza del paese per la Festa della Pita. C’è, infine, il carbone che sarà ricavato dal suo tronco fatto a pezzi e che riscalderà le case del villaggio, ma non quella del vecchio pastore che si è spento nel suo letto, circondato dalle capre. Girato da Michelangelo Frammartino negli stessi luoghi del Dono, Le quattro volte è il film che ha rivelato il regista al mondo, con la partecipazione al Festival di Cannes nel 2010. Il secondo capitolo di un percorso intimamente e intensamente dedicato alle montagne della sua terra d’origine, la Calabria, che continuerà con Il buco.

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  Michelangelo Frammartino

  Di origini calabresi, dopo gli studi in Architettura al Politecnico di Milano e poi Cinema alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, nel 2003 dirige il suo documentario d’esordio, Il dono. nel paese nativo dei suoi genitori. Nel 2010 scrive e dirige, ancora in Calabria, il film che lo rivela alla scena mondiale, Le quattro volte, presentato alla alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. Si dedica all’insegnamento dal 2005 tenendo corsi all'Università degli Studi di Bergamo all'Università IULM, l'Università della Calabria e collaborando con il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze di Audiovisive di Locarno). Nel 2021 partecipa in concorso con il suo terzo lungometraggio, Il buco, alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove si aggiudica il Premio Speciale della Giuria.