30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

Anteprima Italiana

Da quando Morteza ha venduto tutte le sue proprietà in città per acquistare un vecchio castello ai margini del deserto iraniano, con migliaia di ettari di pascolo itorno, il suo scopo di vita è uno solo: tornare coltivare quel terreno incolto. Così l’uomo rimette in funzione un antico qanat in rovina, il sistema di irrigazione tradizionale dove l’acqua viene captata da una sorgente in montagna o dalle profondità del terreno e fatta arrivare, sfruttando la forza di gravità, ai campi da coltivare attraverso canali sotterranei. Con l’aiuto della sua famiglia, a poco a poco Morteza riesce a rimettere in funzione l’acquedotto e a ridare acqua al deserto che torna a punteggiarsi di verde. Con sorprendenti immagini aeree e accompagnando Morteza nella routine del lavoro e nelle sue esplorazioni sotterranee alla ricerca dell’acqua, Farshad Fadaian documenta uno sforzo e una forza d’animo che sono monito e insegnamento su quanto l’acqua sia un bene prezioso per la vita anche nei luoghi apparentemente più inospitali e di come la caparbietà umana possa trasformare il deserto in un giardino.

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  Farshad Fadaian

  Regista di documentari e fotografo iraniano, si è laureato in Filosofia presso l'Università di Tabriz e ha esordito con il suo primo documentario, Stone, Silent Mother nel 1988. Ad oggi, ha realizzato più di 80 cortometraggi e lungometraggi.