30. Film Festival della Lessinia
Bosco Chiesanuova (Italia)
23 agosto - 1 settembre 2024

Sopra un lago immerso nella natura e circondato dalle montagne fluttua un tempio buddhista, dimora eremitica di un anziano monaco e del suo giovanissimo discepolo. L’alternarsi delle stagioni metaforicamente scandisce le fasi della vita dei personaggi. Il giovanissimo novizio cresce imparando dalla natura e dal maestro le leggi della vita, fino all’età adolescenziale, quando l’incontro con una giovane ragazza, mandata al tempio per una cura spirituale, stimola in lui un desiderio nuovo, che lo spinge a fuggire dall’eremo. Il destino sembra tuttavia legarlo all’anziano maestro: torna al tempio galleggiante in età adulta, per cercare rifugio dopo aver commesso un terribile crimine. Un ritorno destinato a diventare un’ennesima lezione e occasione di pentimento, attraverso un faticoso rito buddhista imposto dal maestro. Un film poetico, che il regista Kim Ki-duk dedica alle gioie e sofferenze che caratterizzano la vita di ogni uomo, attraverso il suo peculiare linguaggio cinematografico, in cui l’immagine prevale su ogni altra cosa, anche sul dialogo.

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  Kim Ki-duk

  Kim Ki-duk è uno dei maestri del cinema sudcoreano contemporaneo. Nato in un villaggio montano della Corea del Sud in una famiglia di bassa estrazione sociale, si trasferisce a Seoul all’età di nove anni. Dopo aver intrapreso vari lavori, è entrato nel corpo della marina, per poi abbandonarlo e dedicarsi alla sua passione giovanile, la pittura. Nel 1990, attingendo ai propri risparmi, parte per la Francia, dove diventa pittore di strada. Al suo ritorno in Corea vince un concorso con una sua sceneggiatura: inizia così la carriera di cineasta, pur essendo privo di una formazione accademica o tecnica. Kim gira i festival di tutto il mondo e diventa presto noto come visionario poeta dell’immagine, ma restando autore di un cinema divisivo. Tra i suoi film più celebri, L’isola, Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera, La samaritana (Orso d’argento a Berlino), Ferro 3 – La casa vuota (Premio speciale della giuria a Venezia), Pietà (Leone d’Oro a Venezia). Il regista è tragicamente scomparso a 59 anni nel dicembre 2020, per complicazioni dovute alla Covid-19.