RUDAR
IL MINATORE
Hanna Slak / Croazia, Germania, Slovenia / 2017 / 98 min / Colore
Alija è un minatore. Da trent’anni
ha abbandonato Srebrenica e la Bosnia per la Slovenia, dove vive con la moglie
e due figli. Nel 2009, nel pieno della crisi economica e dei licenziamenti,
viene inviato dalla società per cui lavora a controllare la miniera di Huda Jama
o «grotta
maligna».
Deve solo verificare che sia vuota, prima che venga venduta: ma la miniera non
è mai stata vuota, da oltre sessant’anni, e i muri che si trova davanti sono
stati costruiti per un motivo preciso. Nel labirinto di condotti e grotte
sotterranee, Alija scopre diverse fosse comuni piene di cadaveri senza nome. Da
quel momento cercherà di far emergere una terribile verità, contro il parere
dei suoi dirigenti e di un potere che cerca di occultare l’orrore, chiamando la
polizia e la stampa e portando alla luce le prove di un eccidio risalente al
termine del secondo conflitto mondiale. Il terzo lungometraggio della regista Hanna
Slak si basa sugli eventi reali che coinvolsero il minatore Mehmedalija Alić, quando
ritrovò i corpi di oltre tremila persone in una grotta vicino alla città di Laško:
civili considerati collaborazionisti dei nazisti e sterminati, a cui nel 2016,
grazie alla perseveranza di Alić, dopo sette anni è stata riconosciuta un’identità,
una storia e una sepoltura.
Hanna Slak
Hanna Slak (Varsavia, 1975) è regista e sceneggiatrice. Nel 2003 si è diplomata in regia televisiva e cinematografica all’Accademia di teatro, radio, cinema e televisione di Lubiana. Ha diretto cortometraggi e lungometraggi premiati in numerosi festival: il suo documentario d’esordio, Without Storm, e il suo primo lungometraggio, Blind Spot, hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Dal 2007 vive e lavora a Berlino.
Credits
Soggetto Hanna SlakSceneggiatura Hanna SlakFotografia Matthias PilzSuono Gabor RipliMontaggio Vladimir GojunMusica Amelie LegrandInterpreti Principali Leon Lucev, Marina Redzepovic, Boris CavazzaProduzione Nukleus film