IL CALORE DEL FESTIVAL

In Osteria le candele sono accese e c’è un poco di tepore.
Imperversa la pioggia sulla serata finale. I registi corrono con le statuette
in mano, le targhe, le pergamene. Li inseguono giornalisti, spettatori,
colleghi. I premi vanno in Lituania, Russia, Croazia, Slovenia, Bolivia,
Venezuela, Buthan, Ungheria, Belgio. Il Film Festival nella Lessinia va nel
mondo. Una cosa accomuna tutti i registi e le registe presenti al Festival: il
sorriso. Tutti si conoscono, e pare si conoscano da sempre. Condividono storie
e fatiche e la voglia di raccontare di questo piccolo Festival in Lessinia,
quando torneranno da dove sono venuti. Cosa resta di un Festival? Gli incontri,
soprattutto, prima e dopo i film. Nuove amicizie, da non derubricare nel freddo
“nuovi contatti”. Eppure l’orizzonte del Film Festival della Lessinia è sempre
più ampio. Il mondo (non solo quello della montagna) si incontra a Bosco
Chiesanuova a fine agosto. Questo è quello che, più di tutto, resterà: più del
calore di una candela, a riscaldare un freddo fine estate, il calore tra le
persone. Arrivederci al 2019.